MONTE PETZ (SCILIAR) dall’ALPE DI SIUSI

Prima escursione alla scoperta dello spettacolare e vastissimo (circa 52 km2) altopiano dell’Alpe di Siusi, utilizzato nei mesi estivi per l’alpeggio ed in quelli invernali per lo sci. La nostra camminata ci ha portati sul Monte Petz che, con i suoi 2563 metri, è la cima più alta dello Sciliar, massiccio montuoso simbolo dell’Alto Adige. Tutta la zona è compresa nel Parco Naturale Sciliar-Catinaccio. Lo Sciliar ha varie vie di accesso, ma la più breve e semplice è appunto quella che sale dall’Alpe di Siusi e raggiunge la cima dal suo versante orientale. A causa dell’innevamento ancora presente in quota, e che non ha reso praticabile un percorso ad anello, per la discesa abbiamo utilizzato la stessa via di salita (ad eccezione della breve deviazione per il Rifugio Bolzano).

La partenza avviene dai grandi parcheggi dalla località turistica di Compatsch, ai quali si può accedere, sino alle ore 9.00, tramite la comoda strada asfaltata che parte da Siusi. Durante la fascia oraria 9.00-17.00 la strada viene chiusa al traffico privato e si può salire solo tramite la cabinovia, anche questa con partenza da Siusi. A settembre 2023, data della nostra ultima visita, il parcheggio giornaliero dell’auto costava 24 €.

Accanto al parcheggio principale (quota m. 1840 circa), cartelli in legno con segnavia CAI indicano le partenze dei numerosi itinerari, noi seguiamo le indicazioni per il sentiero n. 10 in direzione del Rifugio Bolzano (Schlernhaus – 3.10 ore). La parte iniziale del percorso avviene su stradina bianca, che si avvia con un paio di tornanti e poi segue dolcemente in salita le ondulazioni del verdissimo altopiano, che ci regala le prime, splendide fioriture dopo il disgelo. Seguendo la pista e la segnaletica, procediamo tranquillamente verso ovest in moderata salita sino ad intersecare un’altra carrareccia, dove altri cartelli ci indirizzano verso un sentiero che scende rapidamente (perdendo circa 150 metri, praticamente tutto il dislivello sin qui guadagnato) verso la pista sottostante che conduce alla Saltner Hütte (m. 1850). Oltrepassato il rifugio, la strada prosegue in discesa ancora per poco, sino ad attraversare un rio; a causa della portata d’acqua abbondante per il disgelo, non abbiamo trovato il guado praticabile, ma siamo comunque passati agevolmente qualche decina di metri più a monte (deviazione segnalata) su un rustico, ma sicuro ponticello. Dopo questo punto e dopo aver lasciato sulla destra le deviazioni per la Schlernböderlehütte (distante 40 minuti), il percorso prende finalmente a risalire in modo più deciso sul cosiddetto “Sentiero dei Turisti” (numerazione inizialmente 5 e in seguito 1) lungo il versante nordorientale dello Sciliar. Il sentiero è agevole, non presenta punti esposti e in condizioni estive è abbastanza facile (E), noi invece troviamo sin da subito parecchia neve residua che ci complica un po’ le cose e a volte nasconde anche il tracciato. In alcuni tratti il percorso è facilitato da scalette o gradini in legno o pietra. Guadagnato infine l’altopiano dello Sciliar, ancora in buona parte innevato, anziché proseguire sino al Rifugio Bolzano, risaliamo liberamente sulle balze erbose sovrastanti sino a portarci sul pianoro dominato dal cocuzzolo roccioso del Monte Petz con la sua grande croce. Evitiamo la salita diretta per le roccette sommitali, ancora innevate, e preferiamo l’aggiramento verso sud – dove però dobbiamo fare i conti con qualche lingua di neve alta e cedevole – sino a portarci sulla via normale che sale dal Rifugio. Il panorama dalla cima è immenso, un po’ rovinato però dalla nuvolosità che si è alzata nel corso della mattinata. Tutto attorno, ancora tanta neve, troppa per proseguire verso il vicino Monte Castello o verso la Cima di Terrarossa. Per il rientro scendiamo brevemente su percorso parzialmente innevato sino al grande complesso del Rifugio Bolzano (che troviamo ancora chiuso) e poi riprendiamo il sentiero n. 1 ripercorrendo a ritroso l’identica via dell’andata.

Carta Tabacco 05, sentieri CAI 10, 5, 1 (“Touristensteig” o “Sentiero dei turisti”), 4, un tratto senza percorso obbligato per la salita alla cima del Monte Petz da est. Dislivello 1100 m circa, Lunghezza 18,1 km, tempo indicativo (escluse soste, ma con condizioni di parziale innevamento nella parte alta): 6.30 h (di cui 3.30 per la salita al Monte Petz e 3.00 per il ritorno), Difficoltà (in condizioni estive): E (T i lunghi tratti sulle stradine dell’Alpe). Altitudine min 1821 m (guado dopo la Saltner Hütte, max 2563 (Monte Petz)

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