Anello del MONTE STIVANE, del MONTE SFLINCIS e del CUEL DI LIVOSA da località PONTE DI MOGGIO UDINESE

08/10/2023 – Meta dell’escursione di oggi è la zona delle Prealpi Giulie tra Moggio Udinese e Resiutta; durante il percorso si salgono il monte Stivane, il monte Sflincis e il Cuel di Livosa, 3 cime boscose e non panoramiche. Si compie un itinerario con un anello (percorso in senso orario) che inizia e si chiude nei pressi degli stavoli Ravorade. Il punto di partenza della escursione si trova sulla strada statale 13 nei pressi della località Ponte di Moggio Udinese; provenendo da Carnia, si passa la ex-stazione ferroviaria di Moggio Udinese e percorsi 350 metri si trova uno spiazzo sulla destra. Dallo spiazzo parte la strada (CAI 743a) che risale le pendici settentrionali del monte Pacoi fino a raggiungere gli stavoli Ravorade (circa 30 minuti dalla partenza); la strada è in parte asfaltata e in parte cementata ed è aperta al transito, essendo il divieto di transito posto 200 metri dopo gli stavoli Ravorade. La strada presenta delle cunette profonde in corrispondenza dell’attraversamento dei rii che scendono dalla montagna e pertanto è possibile percorrerla solo con auto tipo jeep. Giunti agli stavoli Ravorade si prosegue sulla strada CAI 743a e dopo qualche decina di metri si incontra la tabella CAI per salire agli stavoli Verzan, che utilizzeremo al rientro. La strada CAI 743a sale a tornanti fino agli stavoli Stivane di sopra; prima di raggiungere gli stavoli, giunti a quota 730m si lascia la strada e si entra a sinistra nel bosco seguendo una pista inerbita. Giunti ai resti di un edificio (militare?) si risale la dorsale ovest del monte Stivane e si raggiunge la cima (circa 1 ora dagli stavoli Ravorade). Nei pressi della cima si riconoscono piazzole e terrazzamenti realizzati prima della Grande Guerra. Si prosegue in discesa lungo la dorsale est, attraversando un trinceramento. Si perviene in pochi minuti alla strada (ora CAI 743) che avevamo lasciato prima di salire sul monte Stivane. Si prosegue in discesa sulla strada e si perdono 60 metri di quota circa, giungendo alle pendici ovest del monte Sflincis, che si risale su una traccia poco battuta, giungendo al falsoscopo (?) posto sulla cima occidentale di quota 719 metri (trinceramento nei pressi della cima) (circa 20 minuti dal monte Stivane). Un altro falsoscopo più grande è presente sulla cima orientale del monte Sflincis. Si ritorna sulla strada CAI 743 che scende verso borgo Cros e si risale verso il monte Stivane, raggiungendo gli stavoli Stivane di sopra; nei pressi del pianoro che ospita gli stavoli si trovano le tabelle CAI che indicano il sentiero CAI 743 per gli stavoli Verzan. Il sentiero compie un traverso con qualche saliscendi sul versante nord del monte Pacoi, attraverso una zona molto instabile. Poco prima di raggiungere gli stavoli Verzan (ruderi) si incontra dapprima la tabella CAI che indica il sentiero per il monte Pacoi e 20 metri più avanti la tabella CAI che indica il sentiero segnalato che scende agli stavoli Ravorade. Dopo aver visitato i ruderi degli stavoli Verzan (circa 2 ore e 40 minuti dalla partenza, escluse soste), si imbocca il sentiero per gli stavoli Ravorade e con una piccola deviazione si raggiunge per dorsale est la cima del Cuel di Livosa. Rientrati sul sentiero si scende agli stavoli Ravorade e, tramite la strada percorsa all’andata, si rientra al parcheggio punto di partenza dell’escursione.
Per quanto riguarda l’inquadramento storico della zona, riporto quanto descritto da Marco Pascoli: “L’altura dello Sflincis-Stivane, suddivisa in due sommità che non toccano gli 800 metri s.l.m., sovrasta Resiutta, lo sbocco della Val Resia e la confluenza Val Aupa-Val Fella. L’analisi della sua posizione geografica indusse il Regio Esercito Italiano a fortificarla sin dall’Anteguerra, nell’ambito della Piazzaforte Alto Tagliamento. Dal 24 maggio 1915 alla fine dell’ottobre 1917, lo Sflincis rimase armato e presidiato, nonché dotato di piazzole antiaeree attive fino all’estate 1917. Vi era prevista la costruzione di due imponenti caverne-cannoniere, mai edificate. L’appostamento dello Sflincis fu una delle sole 3 (su 37) opere permanenti prebelliche italiane del Friuli che intervennero attivamente negli scontri della ritirata di Caporetto, offrendo supporto d’artiglieria alle retroguardie operanti in Val Resia. Questa escursione permette di visitare le vestigia delle piazzole, dei trinceramenti, delle riservette e di altre varie strutture militari precedenti e coeve al conflitto che il territorio conserva.”
Sul sito del Museo della Grande Guerra di Ragogna è presente una mappa con indicate le princiapli vestigia della Grande Guerra che si possono vedere. Itinerari val Resia   Mappa

Carta Tabacco 019, CAI 743a, 743 e tracce, Dislivello 680 m, Lunghezza 11,4 km, Tempo indicativo 3h45m (escluse soste), Difficoltà E, Altitudine min 300 m, Altitudine max 795 m.

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