190/05/2024 – Tranquillo anello nel verde della Valle del But, panoramico nella parte alta, molto adatto alla stagione primaverile. Non presenta esposizione, ne’ difficoltà particolari. La salita al Monte Spin è discretamente ripida ed avviene su sentieri senza segnalazioni (tranne sporadici cartelli per MTB), ma comunque sempre ben evidenti, in seguito si utilizzano il sentiero CAI 162 (Sentiero della Fede) ed il CAI 157a (Troi di Zui/Troi di San Pieri). Per rientrare da Zuglio alla frazione di Formeaso/Borgo La Maine c’è da percorrere circa 1,5 km su strada, per il resto i tratti di asfalto sono limitati. Anello compiuto in senso orario.
La partenza avviene da Formeaso (frazione di Zuglio): provenendo da Zuglio, appena oltrepassato (a sinistra) un grande capannone, si gira a destra seguendo le indicazioni per il Borgo la Maine. Al termine della via c’è un parcheggio dove si lascia l’auto. Non sono presenti segnalazioni di avvio del sentiero. All’angolo sinistro del parcheggio salire qualche metro verso una casetta di legno scuro con tettoia. Percorrere il prato verso nordovest sfruttando una delle tracce presenti, che solcano l’erba alta; al termine del prato, sulla sinistra, passare il Rio Puargne su un ponticello in cemento; la traccia prosegue sui prati e poi transita per un’area recintata (due cancelletti) e in seguito rasenta un muretto a secco nella boscaglia, intersecando infine una pista forestale. Attraversata la strada, noi abbiamo preferito salire per l’evidente scorciatoia, che permette di abbreviare il percorso tagliando alcuni tornanti. In alternativa, si può anche optare per la salita sulla pista. In ogni caso, pista e scorciatoia si riuniscono verso quota m. 500 circa, dove la strada termina in uno slargo. Si procede quindi sul sentiero, che sale con pendenza decisa e costante nel bosco, sempre ben evidente, ma senza segnalazioni. Attorno a quota 660 m. si giunge ad un bivio con una traccia che scende a Terzo (segnalazioni per MTB), mentre una grande scritta gialla su un tronco ci conferma la via di salita al Monte Spin. Più su, c’è modo di rifiatare un po’ attraversando un ripiano con abeti (molti schianti), poi la salita riprende sino a raggiungere la dorsale est del Monte Spin, che presenta vegetazione meno fitta ed offre qualche bello scorcio panoramico verso la valle del But. Si prosegue con piacevole salita lungo la dorsale, sino ad incontrare un piccolo cartello che indica la brevissima deviazione per la cima del Monte. La vetta (1 ora e 30 dalla partenza) è boscosa e non offre alcuno spunto panoramico, sono presenti una piccola croce metallica ed una bella cassettina con libro di vetta recente e in ordine. Ritornati sino al cartello, si riprende la traccia sulla dorsale boscosa che, con un breve saliscendi, passa dapprima sotto ad un’altra quota con cippo e poi raggiunge il punto dove è posizionata la bandiera con l’aquila del Friuli. Si continua a scendere dolcemente sul versante ovest del monte e attraversati i verdissimi ed ampi prati Marcelie, ci si collega alla stradina asfaltata che porta in breve a Sella Marcelie (tavolo, panca e tabellone illustrativo), dove si intercetta la strada che da Cazzaso Nuovo porta a Sezza. Si percorre la strada a destra in direzione nord per circa 500 metri, prima di una curva si prende a sinistra una pista cementata che si avvia in decisa salita, ma che si abbandona quasi subito per imboccare sulla destra il sentiero CAI 162 che, correndo parallelo ben al di sopra della strada, scende a Sezza (2.30 ore). Arrivati alle prime case, nella parte alta del paese, è necessario attraversare sino alla chiesa, facendo attenzione a non abbassarsi troppo. Aggirata la chiesa, ricompare il segnavia CAI e il percorso continua prima su stradina e poi su sentiero, che perde quota per circa un centinaio di metri scendendo verso il Rio di Bueda, che si attraversa tramite un bel ponte in pietra. Sull’altro versante del rio inizia immediatamente la ripida risalita (circa 200 metri disl) verso la Pieve. Poco prima del tratto finale, il sentiero attraversa la strada asfaltata Zuglio-Fielis; si perviene in breve al bivio con il Troi di San Pieri/Troi di Zui (che percorreremo in discesa) e – poco più su – alla gradinata della chiesa di Santa Maria in Monte (XV secolo); un ultimo, breve strappo e si raggiunge anche la Pieve di San Pietro (3.30 ore), che abbiamo trovata chiusa. Per il rientro, siamo ridiscesi sino al bivio sotto Santa Maria in Monte e poi abbiamo imboccato il Troi di Zui, che attraversa in più punti la strada (segnalazioni frequenti). Al primo attraversamento, la ripresa del sentiero – non immediatamente visibile – si trova una decina di metri a monte. Arrivati a Zuglio, abbiamo oltrepassato il Rio di Bueda su un comodo ponte e poi abbiamo attraversato tutto il paese costeggiando l’area archeologica, sino a ricongiungerci con la strada principale, tramite la quale ci siamo riportati al Borgo La Maine, chiudendo l’anello.
Carta Tabacco 013, sentieri CAI 162 (Sentiero della Fede), 157a (Troi di Zui/Troi di San Pieri) e locali, Dislivello 750 m, Lunghezza 11,8 km, Tempo indicativo 4.30h (escluse soste), Difficoltà E, Altitudine min 402 m. (Formeaso), Altitudine max 905 m. (Monte Spin)
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