Anello del COL CORNIER e MONTE SAUC da PIANCAVALLO

26/05/2024 – Bel giro molto panoramico e di medio impegno sopra il Piancavallo. Tranne che per la breve deviazione per la cima del Monte Sauc (EE, opzionale, evitabile), si svolge interamente su sentieri CAI ottimamente segnalati (sia con abbondanti segnavia che con tabelle ai vari bivi), senza difficoltà particolari, ne’ passaggi esposti. Per quanto riguarda il Monte Sauc, noi abbiamo raggiunto il punto quotato m. 1643 sulla carta IGM e 1645 su quella Tabacco. Abbiamo constatato che altre cartografie riportano erroneamente la cima spostata circa 150 metri a sud-est, sopra la stazione di arrivo dell’impianto del Sauc, dove l’IGM localizza invece la quota 1627. L’anello è stato compiuto in senso orario.

Arrivati alla grande rotonda di Piancavallo dalla strada che sale da Aviano, percorrerla per tre quarti e prendere la via che conduce verso le piste del Monte Sauc, lasciando l’auto negli ampi parcheggi in prossimità degli impianti di risalita e portandosi nei pressi della zona di partenza del tapis roulant. L’avvio del sentiero CAI 994, che inizialmente coincide con un percorso botanico, è ben segnalato da un paletto sia con le indicazioni biancorosse del CAI che da quelle arancioni del “Green Wellness Piancavallo”. Il percorso sale brevemente verso un nucelo di case e conduce subito ad un primo bivio, dove svoltiamo a destra, mantenendoci sul CAI 994 (Sentiero della Carbonaia). Si sale con buona pendenza nel bosco di faggi, rasentando per un breve tratto la pista del Sauc e poi si prosegue, sempre nel bosco, traversando il versante sud-est del Monte Sauc fino ad un altro bivio, dove abbandoniamo il CAI 994 che scende verso Casera Campo, per prendere a destra il CAI 992, che prende ancora quota tagliando i ripidi fianchi ovest del Sauc, fino a guadagnare la Sella del Sauc (m. 1595 – 1.20 ore dalla partenza). La cima del Monte Sauc si raggiunge dalla sella con un po’ di attenzione e con breve percorso ad intuito, seguendo di base il filo del crinale ovest e destreggiandosi per evitare alcune asperità e tratti malagevoli della cresta; inizialmente ci siamo portati sul versante sud del crinale, per poi passare a quello nord, dal quale abbiamo in breve raggiunto la vetta (una decina di minuti dalla sella, ed altrettanti al ritorno). La cima è immersa nella vegetazione, scendendo di qualche metro con cautela verso sud c’è una piccola finestra panoramica che si affaccia sulla sottostante Casera Campo. In fase di rientro, conviene tenersi inizialmente sulla cresta, sino a portarsi su un pulpito panoramico che consente una bella visuale verso la pianura, il Col Cornier e il Cavallo. Oltre il pulpito la cresta non è più praticabile, è pertanto necessario tornare brevemente sui propri passi e rientrare alla Sella di Sauc per la via di salita. Dalla sella, il percorso riprende la salita in direzione ovest sul CAI 992; dopo un breve tratto tra gli alberi, il sentiero esce allo scoperto e si porta sulla panoramica dorsale sud del Col Cornier, che si risale senza difficoltà, ne’ eccessiva fatica sino alla vetta (m. 1767 – ore 2.15 dalla partenza), dove troviamo la croce e la cassettina con quaderni e timbro. Nonostante la foschia e i nuvoloni, il panorama è notevole e spazia dal vicino Gruppo del Cavallo sino alla pianura, al Cansiglio e al Monte Pelmo incappucciato. Abbiamo quindi proseguito – sempre sul CAI 992 – scendendo sul versante nord del Col Cornier sino ad un’insellatura e poi, con qualche saliscendi ed attraversando la larga pista di sci, ci siamo portati a Baita Arneri. Nei pressi della piazzola di arrivo della seggiovia, abbiamo imboccato il CAI 993 (sentiero Gerometta), che inizia subito a salire rapidamente a serpentine, riguadagnando circa 130 metri di dislivello, sino a portarsi attorno a quota 1750, in corrispondenza di un cartello che indica la traccia di salita al Tremol. Dopo un breve traverso in piano, ad una curva il sentiero si affaccia improvvisamente sulla Val Sughet, alla quale fanno da corona le maestose e severe cime del Cavallo, Colombera e Tremol, e il sentiero comincia a scendere nella conca. Dopo una piccola risalita, si perviene al caratteristico crocifisso della Val Sughet, quadrivio e punto di partenza per l’Alta Via dei Rondoi. Noi proseguiamo a destra in discesa lungo il CAI 924, che si porta in breve verso il ciglione della Val Sughet, sospeso sopra Piancavallo, e poi prende a scendere ripidamente, sempre su terreno aperto e panoramico. A quota 1500 circa, dopo essere passati sotto una parete rocciosa, il tracciato entra definitivamente nel bosco. Più in basso, il sentiero sbocca su un’ampia mulattiera, con segnavia CAI in entrambe le direzioni; tenersi inizialmente a sinistra, ma dopo un centinaio di metri abbandonare la mulattiera e prendere a destra il sentiero segnalato CAI che termina in breve presso il grande centro sportivo di Piancavallo. Passare per i parcheggi dietro al Palazzetto dello Sport ed aggirarlo, raggiungendo la strada principale del paese, che si costeggia verso sud su di un comodo marciapiede sino a raggiungere la rotonda e quindi il parcheggio dove avevamo lasciato l’auto e dove si chiude il nostro anello.

Carta Tabacco 012, sentieri CAI 994 (Sentiero della Carbonaia), CAI 992, CAI 993 (Sentiero Gerometta) e CAI 924, dislivello 760 m, Lunghezza 11,3 km, Tempo indicativo 4.50h (escluse soste), Difficoltà E (EE il solo breve tratto sulla cresta del Monte Sauc, privo di traccia e segnalazioni). Altitudine min 1175 (Piancavallo), max 1767 (Col Cornier).

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