Anello di CASERA MONTEMAGGIORE, BIVACCO FRANCESCUTTO e CASERA TRAGONIA da FORNI DI SOPRA

04/08/2024 – Il Bivacco Francescutto (m. 1748) è posto in posizione panoramica nella conca tra il Clapsavon ed il Monte Lagna, accanto alla Casera Montemaggiore (o Mamaiou), ormai dismessa. E’ stato ricavato, ad opera degli amici della Montagna di San Giovanni di Casarsa, dalla ristrutturazione dei ruderi della Casera “Tamar de las vidielas” e dedicato alla memoria di Elio Francescutto, che ha perso la vita in zona nel 1989. Il complesso è molto accogliente e consta di un edificio principale, in parte riservato ed in parte di libera fruizione (tavolo, panche, cucina economica, libro del bivacco e 8 posti letto a castello in vano separato), una legnaia con acquaio per lavaggio stoviglie, servizi, fontana, ampio tavolo esterno con panche.

E’ raggiungibile da Forni di Sopra senza difficoltà in un paio d’ore tramite il sentiero CAI 210, in parte coincidente con una pista forestale di recente costruzione. E’ collegato a Casera Tragonia sia tramite il sentiero CAI 211a che transita per Forcella Forada (posta tra il Monte Lagna e il Monte Forada), sia con il CAI 211, che compie un giro più ampio ma con minor dislivello, aggirando i ripidi fianchi del Monte Lagna.

Il percorso si svolge in buona parte nel bosco e su sentieri CAI con difficoltà escursionistiche, sempre adeguatamente segnalati da tabelle e segnavia e non presenta punti di particolare difficoltà. Da evidenziare un solo passaggio un po’ delicato sul CAI 211 sul versante sud del Monte Lagna, attraversando un ripido impluvio su terreno friabile e traccia non consolidata, che richiede la necessaria attenzione. Oltre alle fontane del bivacco Francescutto e di Casera Tragonia, lungo il tragitto vi sono diverse possibilità di rifornirsi d’acqua. Anello compiuto in senso antiorario.

Lasciata l’auto nella parte bassa di Forni di Sopra/Vico presso la Caserma dei Carabinieri, abbiamo attraversato la SS 52 e siamo entrati in paese, risalendo tra le caratteristiche viuzze, passando per la piazza del municipio con la bella fontana e valicando quindi il ponte sul Torrente Tolina. Immediatamente dopo il ponte, una prima tabella CAI indica a sinistra l’avvio del sentiero 209 per Casera Tragonia (dal quale rientreremo). Noi invece proseguiamo per la strada principale (Via Tiviei), che si alza gradualmente sopra il paese entrando nel bosco, e la percorriamo per ca 1,5 km, sino ad arrivare ad un nucleo di stavoli e al cartello che indica l’avvio del CAI 210 per Malga di Montemaggiore (25 minuti dalla partenza). Il sentiero si avvia su ampia mulattiera inizialmente lastricata e, attorno a quota 1100, sbuca sulla pista forestale, con la quale condivide un bel tratto, talvolta staccandosene con qualche scorciatoia; ad un bivio con panchina (quota 1357 circa), si tralascia la deviazione a sinistra sul CAI 222 per Tamaras e si prosegue ancora sulla strada, sino a che questa giunge al guado sul Torrente Agozza. Senza oltrepassare il torrente, si segue il sentiero con segnavia CAI che lo costeggia e che poi prosegue ora sulla sua destra, ora sulla sinistra, guadandolo quattro volte senza difficoltà. Un solo passaggio è assicurato con cavi, probabilmente più per la natura instabile del terreno che per l’esposizione; segue una scalinata un po’ esposta, ma molto larga ed assicurata da ulteriori funi metalliche. Il sentiero prosegue con buona pendenza attraversando qualche piccola radura, sino a portarsi alla base dei pascoli di Casera Montemaggiore, segnalata da una grande croce. Raggiunta la Casera, ancora saldamente in piedi ma in stato di abbandono, si prosegue ancora per qualche minuto sui prati verso il visibile complesso del Bivacco Francescutto (m. 1748 – 2.25 h dalla partenza, 2.00 ore dall’avvio del sentiero). A questo punto i progetti originari prevedevano di raggiungere la Casera Tragonia tramite il sentiero CAI 211a, valicando Forcella Forada. Causa meteo in peggioramento abbiamo però dovuto ripiegare sul piano B, raggiungendo Tragonia per il CAI 211; il sentiero si sviluppa per lo più nell’erba (anche abbastanza alta) e tra gli alberi; noi abbiamo dovuto fare i conti con un  forte acquazzone di una buona mezz’ora che ha reso il fondo bagnato e a tratti fangoso, ma non abbiamo comunque avuto difficoltà; nella parte iniziale la via traversa con diversi saliscendi i ripidissimi versanti sud del Monte Lagna e, come già indicato, presenta un passaggio di alcuni metri attraversando un impluvio con una certa esposizione e che richiede cautela. Il sentiero doppia la dorsale sud del Monte Lagna e, dopo un ultimo sguardo verso il Clapsavon e la conca di Malga Montemaggiore, si porta sull’altro versante, caratterizzato da pendenze molto più blande. Salito ancora leggermente sino a quota 1839 (punto massimo dell’escursione), il sentiero ridiscende lungamente tra bosco e radure sino ad intercettare il CAI 209. Al bivio si prende a destra seguendo le indicazioni per Casera Tragonia, che si raggiunge in breve dopo aver passato il ponticello sul Rio Tolina (3.50 h dalla partenza – 1.25 h dal Bivacco Francescutto). La Casera è aperta e gestita, offre un’ottima accoglienza (provare per credere!) e anche eventuale possibilità di pernotto (20 posti letto suddivisi in due camerate + vano di servizio). Su consiglio del gestore, molto gentile e disponibile, per il rientro a Forni abbiamo utilizzato il sentiero CAI 223; siamo pertanto scesi brevemente lungo la strada di servizio alla malga, sino al bivio – indicato da cartello – tra il CAI 211 per Casera Tartoi ed il 223a; abbandonata la strada, si segue il sentiero giungendo presto ad un secondo bivio segnalato (Località Cuol Fonton – m. 1617), dove ci siamo tenuti a sinistra sul CAI 223; dopo aver passato il torrente Tolina su di un ponticello, il sentiero divalla tranquillamente e comodamente nel bosco; giunti poco sopra Vico, nei pressi di alcune case, la nostra via confluisce sul CAI 209, che – tramite un ultimo tratto di pista con fondo cementato – ci riporta in paese in prossimità del ponte, chiudendo il nostro anello.

Carta Tabacco 002, sentieri CAI 210, 211, 223a, 223 dislivello 1080 m, Lunghezza 16,4 km, tempo indicativo 5.30 h (escluse soste), Difficoltà E. Altitudine min 900 circa (Vico), max 1839 (sentiero CAI 211 sotto il Monte Lagna).

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