Anello della Grande Guerra della CIMA DI PIETRAROSSA e del MONTE DEBELI da SELZ

17/11/2024 – Con l’escursione di oggi si visitano numerose testimonianze della Grande Guerra ed alcune della Guerra fredda nel Carso isontino alle spalle di Monfalcone partendo dal paese di Selz. L’escursione è priva di difficoltà escursionistiche, essendo priva di tratti esposti o sentieri pericolosi; le difficoltà sono legate ai numerosi bivii che si incontrano e dal fatto che si cammina spesso su sentieri non segnalati.
Il punto di partenza dell’escursione che si trova alla fine di via delle Fornaci (CAI 81) a Selz, nei pressi di un centro ippico attualmente chiuso. C’è uno spiazzo che può ospitare 3/4 auto alla fine della strada asfaltata, nel punto in cui si trova un bivio con a sinistra la prosecuzione del sentiero CAI 81. Dal parcheggio si scende lungo la strada verso l’edificio sede del maneggio e al bivio successivo si prosegue a destra sulla strada. Percorsi 100 metri dal bivio si segue a sinistra una traccia che entra nella boscaglia e sale. Al successivo bivio si va a destra e dopo 10 metri si sale a sinistra, seguendo i resti di una trincea. Al successivo bivio si prosegue a destra e in pochi minuti ci si innesta sul sentiero CAI 78 che proviene da Selz e lo si segue a sinistra. Al successivo trivio si prosegue dritti lungo la strada asfaltata in salita che porta a “La rocca” di Monfalcone. Seguendo il rilevato esterno in terra a cerchio si raggiunge il retro della Rocca e si seguono i segnavia CAI 78 a destra. Ci si immette su una pista proseguendo a destra e dopo pochi metri al trivio si prosegue a destra, sempre su pista CAI 78, dirigendosi verso est. Dopo pochi minuti si lascai la pista seguendo a destra un sentiero, seguendo la tabella del “Parco Tematico della Grande Guerra” per “Quota 98 – Trincea Joffre”. Il sentiero risale fino alla quota 98 e poi scende verso sud rimanendo sempre sulla destra della trincea, in ottimo stato. Dopo circa 20 minuti dalla tabella “”Quota 98 – Trincea Joffre” il sentiero termina su una pista che seguiamo a sinistra. Dopo 200 metri lasciamo la pista e seguiamo a sinistra il sentiero indicato dalla tabella “Trincea Cuzzi” che risale il vallone degli Aceri. Lungo il sentiero si passa su alcuni ruderi in muratura di un villaggio della Grande Guerra. Il sentiero termina sulla pista CAI 78, nei pressi della trincea Cuzzi, 40 metri più avanti rispetto al punto in cui avevamo lasciato il sentiero CAI 78 per visitare la trincea Joffre. Si prosegue a destra sulla pista CAI 78. Al successivo bivio si prosegue a destra sempre sul CAI 78. La pista prosegue verso est, attraversando il bosco Sablici. Al successivo trivio si prosegue a sinistra seguendo la tabella CAI per “Cima di Pietrarossa” e dopo pochi minuti seguiamo a destra la tabella CAI “Cima di Pietrarossa – Castelliere Golas”. Si giunge così alla quota 121 dove alcune trincee sono state restaurate creando una “Ricostruzione didattica”. Dopo aver visitato la trincea si raggiunge la cima. Si scende dalla cima seguendo alcune trincee “Ridotta di quota 12” che scendono per il pendio sud. Continuando a scendere si raggiunge la “Trincea della Selletta” e la si segue a destra, per poi seguire le tabelle per raggiungere “Quota 85 – E. Toti”. Proseguendo verso quota Sablici, si può visitare la trincea Sant’Elia posta poco sotto a sud della quota Toti. Sempre per piste si raggiunge un bivio nei pressi della casermetta abbandonata a servizio delle opere della Guerra Fredda poste nei pressi di cima Sablici, dove si incontra una tabella del sentiero CAI 83. Seguiamo a sinistra il sentiero CAI 83 per lasciarlo poche decine di metri dopo per proseguire a destra al bivio su pista che ci porta sul pendio sud della quota Sablici. La vegetazione è assente per un incendio che ha interessato l’area nell’estate 2024 e pertanto si riesce a salire per traccia libera alla cima, dove si trovano dei resti in cemento della Grande Guerra. Sul versante sud, più in basso della strada seguita, si possono visitare alcune opere della Guerra Fredda. Si rientra alla casermetta e si ripercorre la pista percorsa verso Cima di Pietrarossa fino ad un bivio dove si seguono le indicazioni del CAI 81 verso la palude Sablici e Selz. Dopo aver percorso il sottopasso della autostrada, il sentiero CAI 81 si dirige verso nord, costeggiando il lago di Pietrarossa. Giunti ad un bivio si prosegue a destra seguendo le indicazioni per il monte Arupacupa. Il sentiero sale leggermente e lo si lascia dopo pochi minuti seguendo il sentiero CAI 72 a sinistra (a destra continua il sentiero per il monte Arupacupa) che entra nel bosco e risale le pendici orientali del monte Debeli. Sempre rimanendo sul sentiero CAI 72 si raggiunge il pianoro sommitale del monte Debeli e si prosegue verso ovest scendendo verso il pianoro tra monte Debeli e monte Cosici. All’incrocio di sentieri al centro del pianoro si prosegue dritti sul sentiero CAI 80 verso il monte Cosici, che si raggiunge in pochi minuti. In corrispondenza della cima si trova un punto panoramico verso sud, in corrispondenza dei resti di un osservatorio (?) della Grande Guerra. Dalla cima si rientra con il CAI 80 appena percorso al pianoro tra Debeli e Cosici e si prosegue a destra sulla pista CAI 82. Dopo pochi minuti si perviene ad un bivio e seguendo la strada a sinistra si può compiere una breve deviazione fino al Centro visite di Pietrarossa. Ritornati al bivio si prosegue dritti, si passa sotto l’autostrada tramite sottopassaggio e si perviene ad un grande parcheggio. Si prosegue a destra in direzione ovest e al successivo bivio si lascia la strada e si prosegue a destra su pista CAI 81 e in pochi minuti si raggiunge il punto in cui abbiamo lasciato l’auto.
Carta Tabacco 047, CAI 78, 81, 72, 80, 81 e sentieri non segnalati, Dislivello 490 m, Lunghezza 15,5 km, Tempo indicativo 4h30m (escluse soste), Difficoltà T (con traccia GPS), Altitudine min 10 m, Altitudine max 130 m (pianoro sommitale del monte Debeli).

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