Anello di PINZANO

19/01/2025 – Con l’escursione di oggi si compie un anello a Pinzano, nei primi rilievi posti a nord del paese. L’anello si svolge interamente lungo il sentiero CAI 822, inaugurato qualche anno fà, che attraversa i boschi posti a nord del paese di Pinzano; nel tratto finale si raggiungono le alture che ospitano l’ossario germanico e i resti del castello di Pinzano, da cui il panorama si apre verso le montagne circostanti e verso il Tagliamento. La difficoltà del percorso è di tipo escursionistico; nella prima parte fino alla cascata Sflunc ci sono alcuni guadi sui torrenti che caratterizzano la zona e alcuni tratti che potrebbero risultare scivolosi; in inverno possibilità di trovare ghiaccio, poichè nella parte iniziale alcune zone sono in ombra per molte ore.
Raggiunto il paese di Pinzano, si può parcheggiare lungo la via principale (via XX settembre) nel parcheggio pubblico che si trova a sinistra provenendo da San Pietro di Ragogna. Dal parcheggio si prende via Castello, seguendo la tabella stradale per Costabeorchia. Nei pressi delle ultime case si trovano le tabelle del sentiero CAI 822; percorrendo l’anello in senso orario si devia a sinistra e si segue la strada asfaltata per circa 600 metri. Giunti nei pressi di una casa posta a sinistra, si seguono i segnavia CAI e si prende la carrareccia sterrata a sinistra. Dopo poco la carrareccia diventa un sentiero che segue con qualche saliscendi una cresta alberata (aceri, frassini e castagni) nella zona chiamata Dietro Colat. Alla fine della cresta il sentiero scende deciso e fino alla confluenza del rio Dietro Colat con il rio Labariat (25 minuti dalla partenza). Si oltrepassa il rio Dietro Colat e dopo 150metri il sentiero si immette su una strada sterrata e tramite un ponte si oltrepassa il rio Labariat. Con un’ampia curva a destra il sentiero risale il rio del torrente Gerchia, con alcuni guadi. Si costeggia il torrente fino alla cascata Sflunc, graziosa cascata con laghetto (30 minuti dalla partenza). Si guada nuovamente il corso d’acqua e si supera un costone attraverso un suggestivo foro che permette di oltrepassare la cascatella. Il sentiero prosegue risalendo il torrente e guadandolo ancora due volte in corrispondenza di una piccola sorgente (Madonnina). Lasciata sulla destra una deviazione, il sentiero prosegue risalendo un pendio e raggiungendo i ruderi del borgo di Samontan. Il sentiero prosegue sulla cresta e con un ultimo strappo raggiunge la fine della strada asfaltata che attraversa il borgo di Molimes di Costabeorchia (circa 1 ora dalla partenza escluse soste). Il sentiero prosegue in falsopiano sul pendio retrostante le case del borgo, per poi salire verso la selletta tra Colat e il monte Molimes. Si prosegue in discesa fino a raggiungere una strada asfaltata che si segue a destra per 300 metri. Il sentiero prosegue a sinistra dapprima in discesa attraversando una zona chiamata Plan dala bolp e poi in falsopiano lungo il versante sud del monte Mulime grande. Il sentiero riprende a scendere e passa accanto ai ruderi di Cja Ronc (1 ora e 45 minuti dalla partenza, escluse soste) e poi si immette su una strada asfaltata nei pressi delle case di Cja Ronc. Si segue la strada a destra per 600 metri circa, fino all’incrocio con la Strada provinciale della valle d’Arzino. Si attraversa la strada e al riparo dal guard-rail si prosegue a sinistra. Dopo 100 metri si imbocca la carrareccia che entra nel bosco. Qui si trova un pannello descrittivo dell’itinerario storico che si intreccia con il sentiero CAI. Per maggiori informazioni sull’itinerario storico vedere il link e cliccare su “Descrizione itinerari Friuli collinare valli dell’Arzino”. In pochi minuti si raggiunge il Col Pion (2 ore e 20 minuti dalla partenza, escluse soste) che ospita alcune testimonianze della Guerra fredda e i resti dell’Ossario germanico. L’area è recintata e un gregge di capre mantiene pulita l’area; attenersi alle regole di comportamento indicate al cancelletto di ingresso dell’area recintata. Dopo aver visitato l’area si scende con la pista di servizio verso la strada provinciale che collega Ragogna a Pinzano, e si prosegue a destra passando accanto ad una caserma dismessa; proseguendo si oltrepassa la ferrovia Pinzano-Gemona e si raggiunge la sorgente “Pociùt”, posta sul rio Bearzi. Da qui in pochi minuti si risale alla strada provinciale della valle d’Arzino, si attraversa la strada e si giunge ad una fonte-monumento. A lato del monumento prosegue il sentiero CAI 822 che risale con pendenza sostenuta il versante est del colle che ospita i ruderi del castello di Pinzano (30 minuti dall’ossario germanico). Dopo aver visitato i ruderi, il sentiero CAI prosegue in discesa sul versante opposto, fino al punto di chiusura dell’anello, al termine di via Castello percorsa all’inizio dell’escursione. In pochi minuti si rientra al parcheggio su via XX settembre.
Sentiero CAI 822, Dislivello 500 m, Lunghezza 10,2 km, Tempo indicativo 3h15m (escluse soste), Difficoltà E, Altitudine min 140 m, Altitudine max 364 m.

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