Anello delle CIME di CAMPO dalla VAL VENZONASSA

31/05/2025 – Le Cime di Campo si trovano nelle Prealpi Giulie, sul fondo della Val Venzonassa, e costituiscono l’ideale prosecuzione verso ovest della catena dei Musi (dalla quale sono separate da Forcella Stiliza) in direzione del Lavara (Forca del Campidello). La vetta è costituita da una affilata cresta allungata in direzione ovest/est, con anticima ovest e cima ravvicinate e divise da una selletta. Scenografica la loro visuale da Malga Confin, ma soprattutto da Casera Ungarina, da dove appaiono come una tozza piramide con due punte, che si specchia nella bella pozza alpestre.

Si possono raggiungere con percorso non particolarmente difficile (EE), ma comunque impegnativo quanto a sviluppo e dislivello e che richiede una buona forma fisica e congruo allenamento. L’anello, effettuato in senso antiorario, utilizza in buona parte sentieristica CAI adeguatamente segnalata o strade sterrate/cementate. Da Forca Campidello alla vetta, in assenza di tracce continue ed evidenti, è necessaria autonomia di orientamento e di scelta del percorso. Rinunciando all’ascesa alla cima e fermandosi a Forca Campidello, le difficoltà e l’impegno si riducono a E.

Da Venzone/Borgo Sottomonte ci si addentra in Val Venzonassa tramite stretta rotabile asfaltata per circa 4 km e si lascia l’auto nel piccolo spiazzo prima della galleria (quota 500 m ca – spazio per 2/3 vetture). Si imbocca l’umido tunnel e si procede sulla strada parzialmente cementata, in blanda salita, per ca 2,6 km sino alle case di Prabunello. Al tornante sopra il piccolo borgo, si abbandona temporaneamente la strada per prendere a destra una buona scorciatoia segnalata che consente di tagliare un paio di tornanti (inizialmente si segue la segnalazione per Plan di Frassin, ma poi si abbandona questa direzione e si procede in salita a sinistra). Il sentiero oltrepassa una fontana e poi sale deciso a riprendere la strada a quota 835 m. Si segue brevemente la strada a destra, sino ad una biforcazione con cartelli CAI. Lasciata a sinistra la prosecuzione per Malga Confin, si procede sulla pista di destra, in direzione di Forcella Tacia (est). Dopo un breve tratto sulla sterrata, si incontra la tabella CAI per il sentiero CAI 726b che si avvia ripidamente sulla sinistra. Dopo essersi alzati sopra la strada, la pendenza si attenua ed il sentiero inizia un lungo traverso in zone in parte esboscate e scende leggermente per attraversare, senza difficoltà, il Rio Bruscje, tributario del Venzonassa. Dopo il guado, si prende a salire con pendenza costantemente sostenuta nella bella e ombrosa faggeta, sempre tenendosi più alti del Rio. La traccia spesso tende a perdersi nella lettiera di foglie, si procede ripidamente in salita seguendo i segnavia, qualche stinto bollo rosso e sporadici ometti. Il sentiero è ripido, ma non presenta difficoltà particolari, si incontra un unico breve tratto un po’ esposto per superare una fascia rocciosa. In alto, sopra una cascatella, si attraversa nuovamente il Rio Bruscje. Qui il sentiero tende a perdersi in una zona di schianti valanghivi; si cercano allora i passaggi migliori per raggiungere il CAI 726, che corre appena sopra, e che si segue verso destra (est). Usciti in zona più aperta e con bella visuale sul sovrastante Lavara, si sale tranquillamente per prati sino alla Forca del Campidello (m. 1461 – 2.45 h dalla partenza, soste escluse), dove la vista si apre anche verso la Val Resia e le Giulie. Sul lato sud della forca, si individua una debole traccia che, compiendo un paio di svolte, sale ai sovrastanti prati inclinati del Campidello, e qui si perde. Si risalgono allora i prati in diagonale verso sud/ovest puntando ad un poco evidente intaglio erboso della fascia di rocce sovrastante. Raggiunta la piccola insellatura, si rimonta il pendio erboso per portarsi sulla cresta principale, che va percorsa integralmente, sempre sul filo o nelle immediate prossimità, sino a raggiungere l’anticima; il crinale alterna tratti comodi ed erbosi a qualche passaggio più affilato e un po’ esposto; calati alla sella tra anticima e cima, si risale l’ultimo tratto per la vetta sul versante sud, tra mughi e roccette. Ci si porta così all’inizio della piatta cresta sommitale delle Cime di Campo  (ometto); ancora una cinquantina di metri sul crinale, esposto a nord (a sud protetto invece da mughi) e si raggiunge anche la nuova, piccola croce di vetta in ferro (posta il 1/11/2024 – m. 1762 – 3.45 h). Ritornati per lo stesso percorso di salita alla Forca del Campidello, si ridiscende verso ovest tramite il CAI 726, sino a raggiungere Malga Confin (4.50 h – agriturismo aperto durante la stagione estiva). Passati davanti agli edifici, si prosegue – sempre su segnavia CAI 726 – sulla strada sterrata di servizio alla malga, in un lungo traverso in leggera discesa; tralasciata a sinistra la diramazione della strada che scende a tornanti verso Prabunello, si risale brevemente sino all’insellatura (5.10 h) dove si trovano la bella pozza alpestre di Ungarina, un piccolo edificio adibito a rifugio (chiuso) e, appena sotto, il complesso di Casera Ungarina (trivio con segnalazioni CAI sul muro). Seguendo il segnavia CAI 705, si scende nei pascoli al di sotto della Casera, sino ad entrare nel bosco e si prosegue in un lungo traverso lungo le pendici meridionali del Plauris; per superare un tratto franato in corrispondenza di un impluvio, il sentiero risale di una trentina di metri e poi ridiscende a proseguire il traverso (breve tratto esposto ma comodo sopra il canalone). La discesa continua con pendenza tranquilla nel bosco, sino a giungere al bivio di quota 883 m. con il sentiero 705, che scende direttamente a Venzone. Noi invece proseguiamo a sinistra sul 705a, incontrando poco dopo l’ulteriore bivio che consente, con deviazione di pochi minuti, di portarsi sul pulpito della caratteristica chiesetta di Sant’Antonio e sul sovrastante belvedere (6.25 h); ritornati al bivio, si riprende il sentiero CAI, che scende ripidamente lungo il costone, oltrepassa un prato e raggiunge la strada della Val Venzonassa, in corrispondenza di una marcata ansa. Seguendo a sinistra la strada in discesa, si giunge in pochi minuti alla galleria, punto di partenza del nostro giro (7.00 h circa di marcia, soste escluse).

Carta Tabacco 027, sentieri CAI 726b, 726, 705 e 705 a, strade sterrate/cementate, deboli tracce o liberamente da Forca Campidello alle Cime di Campo. Dislivello 1450 m, lunghezza 17,9 km, tempo indicativo di marcia 7.00 h (escluse soste), Difficoltà EE. Altitudine min 500 m circa (galleria Venzonassa), max 1762 (Cime di Campo).

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