20/06/2025 – Il bel laghetto alpino di Aiàrniola si trova in Comelico, nelle propaggini meridionali delle Dolomiti di Sesto, ai piedi del Monte Aiàrnola e della Croda da Campo. Immerso nel bosco, appartato e silenzioso, è una meta facile da raggiungere con una bella camminata ad anello con partenza da Padola (che abbiamo compiuto in senso antiorario).
L’escursione si svolge in buona parte su strade e piste forestali e non presenta alcuna difficoltà. Ad una salita breve e abbastanza ripida, segue una lunga discesa molto più morbida e piacevole, tra boschi, radure e stavoli. La percorrenza finale della S.P. 532 per circa 3,7 km (in discesa) è il prezzo che bisogna pagare per chiudere l’anello dando un’occhiata anche al lago di Sant’Anna. In fase di rientro a Padola, è possibile visitare anche il “Sasso del Comelico”, un enigmatico monolite lungo 3 metri con 5 coppe equidistanti scavate nella roccia, le cui origini e funzioni non sono mai state chiarite.
Lasciata l’auto in Piazza San Luca, davanti alla chiesa parrocchiale di Padola, si seguono le indicazioni per Malga Aiàrnola e ci si incammina su Via Aiàrnola, che risale la sinistra orografica dell’omonimo rio. Oltrepassate le ultime case, in corrispondenza di una piazzola (oltre vige divieto di transito con auto), si continua lungo la sterrata con segnavia CAI 152, con pendenza crescente; un brevissimo tratto su sentiero lascia subito il posto ad una brutta pista di trattori ripida, fangosa ed in battuta di sole, che prende rapidamente quota, compie un’ansa e finalmente si esaurisce trasformandosi in una gradevolissima mulattiera inerbita che – dopo un breve tratto nel bosco – esce sui bucolici pascoli di Casera Aiàrnola (m. 1612 – 1.00 h); passati tra gli edifici, si procede in leggera discesa nel bosco su segnavia CAI 164 sino ad incontrare un cartello che indica il sentiero (ben battuto) che, in pochi minuti, porta sulla sponda sud del bel laghetto alpino di Aiàrnola (1.15 h), dominato a ovest dalla Croda da Campo. In una decina di minuti o poco più è possibile compiere il periplo dello specchio d’acqua tramite un sentierino non segnalato, ma evidente. Ritornati sulla pista forestale, si perviene ben presto ad un bivio segnalato da cartelli dove, tralasciato a sinistra il CAI 125 che porta direttamente al Lago di Sant’Anna, ci si mantiene sul CAI 164 in direzione del Passo Sant’Antonio. Il percorso procede piacevolmente sempre su pista forestale nel bosco per un paio di km, poi attraversa diverse radure con graziosi stavoli. Ad un ulteriore bivio, si segue ancora il CAI 164 in direzione di Passo Sant’Antonio; la pista rasenta una torbiera, attraversa il Col della Faula e poi scende ad intercettare la SP 532, proprio sotto al passo; si procede a sinistra scendendo lungo la strada asfaltata verso nord e, dopo circa 1 km, si passa alti sopra il lago di Sant’Anna, che può essere visitato scendendo ancora per qualche centinaio di metri lungo la strada per poi prendere a destra una sterrata che in pochi minuti conduce sulle sponde del laghetto, all’altezza di una struttura alberghiera dismessa. Ripresa la Provinciale, la si percorre ancora per ca 1,5 km, sino ad incontrare, sulla sinistra, le segnalazioni di avvio del sentiero CAI 125. Seguendo il sentiero, con una breve salita, è possibile visitare “La Pèra dl’ à Borcia” o “Sasso del Comelico”, misterioso monolite di pietra immerso nel bosco. La brevissima deviazione dal sentiero principale è ben segnalata da un cartello. Si ritorna poi sulla strada asfaltata, che riporta velocemente a Padola (3.30 h dalla partenza, soste escluse).
Carta Tabacco 017, segnavia CAI 152, 164, 125 e strada asfaltata. Dislivello 550 m, Lunghezza 13,9 km, tempo indicativo 3.30 h (escluse soste), Difficoltà T (con dislivello e sviluppo comunque di un certo impegno). Altitudine min 1218 m (Padola), max 1618 ca (sent. CAI 164 in località Bosco di San Rocco).
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