29/10/2025 – La conca di Pani, adagiata ai piedi del Col Gentile, con i suoi pittoreschi stavoli e le sue verdi ondulazioni è una meta facile ed accessibile in tutte le stagioni, ma risulta particolarmente godibile e suggestiva con gli accesi colori autunnali. La meta di oggi è il “guardiano” della zona: un maestoso faggio isolato, situato nei pressi della poco evidente cima del Monte Floris, che sembra sorvegliare tutta la conca. Il nostro giro parte da Fresis, passa da Feltrone ed utilizza per la salita sentieri locali ben segnalati e tabellati. Per il rientro a Fresis si percorre invece la strada asfaltata e, nell’ultimo tratto, una vecchia mulattiera.
Provenendo da Tolmezzo e Villa Santina, si percorre la Val Tagliamento sino ad Enemonzo. Giunti in paese, si svolta a destra, seguendo le indicazioni per Pani, si sale fino a Colza e poi a Fresis, dove si può lasciare l’auto in un piccolo parcheggio nei pressi della Via Principale. Ci si avvia girando a sinistra in Via Raveis e quindi si prende Via Pitton, svoltando poi a destra lungo via Beorchia. Oltrepassate le ultime case del paese, si continua su una stradina a fondo naturale, che procede pianeggiante. Guadato un rio, la pista si restringe divenendo un sentiero abbastanza selvatico ed umido, che scende con alcune svolte nel bosco. Qui compaiono i segnavia CAI biancazzurri, che seguiremo fino sulla cima del Monte Nolia. Guidati dai segnavia, dopo essersi abbassati per qualche decina di metri sino al Torrente Filuvigna, si risale con alcuni tratti ripidi e fangosi sull’opposto versante; ad un bivio, si procede a sinistra, sempre seguendo i segnavia, sino a confluire nella strada asfaltata che sale da Mediis a Feltrone. Procedendo sulla strada per circa 1 km, si raggiunge Feltrone (1.00 h). Si entra a destra tra le case passando sopra la chiesa e – su di un palo – si incontrano un segnavia CAI e quello biancazzurro; si sale a destra tra gli edifici e poi si svolta a sinistra portandosi nella parte alta del borgo, dove si trovano un cartellone descrittivo del percorso cicloescursionistico di Mediis e la tabella CAI del sentiero CAI 235, seguendo la quale si entra per pochi metri ma con cautela in un prato recintato (bovini al pascolo); usciti dalla recinzione, si perviene subito ad un bivio, dove si lascia il sentiero CAI che procede dritto, per svoltare a sinistra tenendosi in direzione di Nolia (cartello); il sentiero è sempre evidente e ben segnalato dai segnavia biancazzurri e con cartelli ai bivi. Si sale con buona pendenza prima in un bosco di castagni e successivamente in una spettacolare faggeta. Giunto sotto la cima del Monte Nolia, la pendenza si attenua ed il sentiero traversa lungamente sino a sbucare nei prati; qui – sempre guidati dai segnavia – si inverte la direzione rientrando nel bosco e si raggiunge in breve l’anonima e piatta cima del Monte Nolia (m. 1082 – 2.00 h). Ritornati sui propri passi sino ai prati e ad alcuni stavoli, si intercetta una sterrata che prende quota con qualche tornante, tocca la massima elevazione del percorso in corrispondenza dell’avvio della dorsale del Monfredda (m. 1150) e poi ridiscende verso i panoramici prati degli stavoli della Congregazione (2.30 h), da dove la visuale si allarga ad abbracciare tutta la splendida conca di Pani. Procedendo in leggera discesa sulla strada – ora asfaltata – si aggira il Col Maciul e ci si porta in vista dell’erboso Monte Floris (non accessibile, in quanto tutta la zona è recintata, con vacche Limousine al pascolo). La strada giunge ad un bivio, dove si segue la diramazione di sinistra che scende per qualche centinaio di metri sino a raggiungere l’imponente e coreografico faggio isolato di Pani, posto in posizione molto panoramica (3.00 h); qui una sosta sulla vecchia panchina ai suoi piedi è d’obbligo! Per il rientro a Fresis, si ritorna sui propri passi in salita sino al bivio, dove si svolta a sinistra seguendo la strada asfaltata che, con diversi tornanti, scende nel bosco, passa per l’ampia radura di Casolare Astona (azienda agricola) e poi prosegue verso Tartinis. Poco prima di arrivare in loclità Ciculis, attorno a quota 680 m. ca, dalla strada si diparte a destra una vecchia mulattiera avvolta dalla vegetazione, non segnalata ma evidente, che riporta in breve (circa 600 m) a Fresis, chiudendo l’anello.
Carta Tabacco 013. Sentieri locali, in parte marcati con segnavia biancazzurro, strada asfaltata. Sviluppo 13,8 km, dislivello 700 m, tempo complessivo di marcia 4.00 h (soste escluse), difficoltà E. Altitudine minima 545 m circa (passaggio sul Torrente Filuvigna, tra Fresis e Feltrone), max 1150 m (dorsale est Monfredda)
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