L’anello si svolge in val Resia, dapprima lungo la dorsale da Resiutta a San Giorgio di Resia e successivamente lungo la sponda sinistra del torrente Resia. Punto di partenza è il parcheggio nei pressi dell’area giochi di Povici di sotto. Si passa il torrente Resia sul ponte e si prosegue a destra per un centinaio di metri sulla strada provinciale fino ad incontrare sulla sinistra una pista forestale che si congiunge al sentiero CAI 631 proveniente da Resiutta nei pressi della chiesa del Calvario. Si inizia a salire lungo la dorsale che corre parallela al torrente Resia. Dopo poche centinaia di metri si intercetta una pista forestale; al successivo tornante si può lasciare la pista (CAI 631) e proseguire sul sentiero indicato come 3C (3 Comuni) oppure seguire la pista (consigliata). Il sentiero (3C con bolli rossi) si inerpica molto ripidamente lungo la dorsale, che in OpensStreetMap è indicata come dorsale Wuerch, fino a reincontrare la pista poco prima del monte Staulizze (o Ruschis). Si prosegue sulla pista e sulla sinistra si incontra un bel pianoro panoramico verso la val Fella. Si prosegue in discesa raggiungendo gli stavoli di Ruschis (circa dopo due ore dalla partenza). Qui si può abbreviare l’anello scendendo a San Giorgio lungo la mulattiera che è stata recentemente segnalata come sentiero CAI 631a. Noi proseguiamo sul sentiero CAI 631 prima su sentiero e poi su pista che seguiremo fino agli stavoli Scia. Dopo Ruschis si sale fino al punto più alto della escursione, il monte Plagna, privo di scorsi panoramici. Dal monte Plagna la pista scende fino agli stavoli Pischiuarch (panca e sedie per sosta pranzo). Poche decine di metri dopo gli stavoli, si incontra sulla strada una tabella in legno con la scritta “BILA” che permette di scendere a San Giorgio. Proseguiamo sulla pista (CAI 631) prima in salita e poi in discesa fino a raggiungere gli stavoli Scia (poco meno di 2 ore dagli stavoli Ruschis; posto panoramico verso la catena dei Musi). Agli stavoli incontriamo i pannelli in legno della “Via agli stavoli” dell’Ecomuseo della val Resia; dagli stavoli si nota, alla base del pendio erboso che ospita gli stavoli, un “totem” di legno da cui parte a sinistra il sentiero che rapidamente perde quota e che ci porta a San Giorgio. Giunti a San Giorgio si segue la strada asfaltata fino a raggiungere la passerella di Tigo (circa 50 minuti dagli stavoli Scia); superata la passerella si segue a destra dapprima il sentiero CAI 703 fino alla passerella sul rio Nero e agli stavoli Cialze e poi il 703a (subito dopo la passerella sul rio Nero non seguire la pista che va a destra ma proseguire accanto agli stavoli) fino a Povici di sopra ed infine a Povici di sotto (circa 1h40m dalla passerella). Escursione lunga ma priva di difficoltà; il tratto ripido prima del monte Staulizze si può evitare seguendo la pista. Bisogna fare solo un po’ di attenzione in alcuni tratti ripidi in discesa dagli stavoli Scia fino a San Giorgio
Carta Tabacco 027, Sentiero CAI 631, 703 e 703a e sentiero dell’Ecomuseo, Dislivello 900m, Lunghezza Km 18, Tempo indicativo: 6h15m (escluse soste), Difficoltà E, Altitudine min 320, Altitudine max 860.

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