L’anello (percorso in senso orario) si svolge sul versante sud della dorsale Corno-Jôf-Pelois tra Ampezzo e Forni di Sotto. Punto di partenza dell’escursione è Caprizzi (o Caprizi), che si raggiunge da Priuso con la strada che sale prima alla forca di Priuso e poi al passo Rest. Si sale tramite il sentiero CAI 241 che da Caprizi porta agli stavoli Panitana passando per il borgo di Lunas, gli stavoli Pascat, Col Maggiore e Faideit. Fare attenzione al primo tratto del sentiero CAI 241 tra Lunas e stavoli Pascat, in cui i segnavia si perdono nei pressi di una area schiantata e che si oltrepassa tenendosi ad ovest e poi passando sopra l’area schiantata e passando sotto gli stavoli Pascat, In alternativa si può percorrere la strada che sale a destra prima di Lunas e che porta agli stavoli Pascat. Dopo Pascata il sentiero sale sfiorando i ruderi degli stavoli Col Maggiore e Faidiel. Nel tratto più alto si attraversa una abetaia e si giunge nel pianoro che ospita i ruderi degli stavoli Pantiana; poco oltre Il sentiero si immette su una forestale che traversa verso est il versante sud del monte Pelois (indicato come monte Jof in alcune mappe digitali gratuite); dopo pochi minuti si seguono sulla sinistra le indicazioni del sentiero CAI 239 che sale verso il monte Jof in direzione nord-ovest. Giunti nei pressi della dorsale ovest del monte Pelois si sale liberamente fino alla piatta cima boscosa. Si rientra lungo la dorsale per reimmettersi sul sentiero CAI 239 in direzione del monte Jof. Si giunge ad un bivio segnalato con tabelle segnavia in legno che indicano “Jôf” e “Nasat”. Seguendo le indicazioni per Nasat in poco meno di 10 minuti (perdendo 40 metri di quota) si giunge ad un belvedere verso il monte Tinisa e la valle di Ampezzo. Rientrati al bivio si seguono le indicazioni per “Jôf” rimanendo sul sentiero CAI 239. In pochi minuti, perdendo quota, si giunge al pianoro che ospita la baita di Jôf, con ampio panorama verso il monte Tinisa. Per il ritorno si segue a ritroso il sentiero CAI 239 fino al bivio sopra gli stavoli Pantiana con il CAI 241 e si scende a sinistra lungo la pista forestale. Una possibilità di rientro prevede di scendere con la pista forestale CAI 239 fino alla forca di Priuso e poi scendere lungo la strada asfaltata (circa 3km) fino a Caprizzi. Come alternativa per Escursionisti Esperti si possono seguire i bolli rossi di un “sentiero” che si trova descritto su Internet come “Anello di casolari Pantiana” e di cui si trova un pannello descrittivo a Caprizi alla partenza del sentiero CAI 241. Una freccia rossa e i successivi bolli si incontrano a quota 890m quando la pista CAI 239 interseca la linea elettrica. I bolli rossi seguono solo brevi tracce di sentieri ma il più delle volte ci si deve muovere su pendii ripidi senza sentiero con i bolli rossi che danno la direzione; giunti ad un profondo letto di un torrente prima di Cavallaria abbiamo abbandonato i bolli rossi (che prevedono di oltrepassare il profondo solco) e siamo scesi verso la strada asfaltata, nei pressi della strada di accesso agli stavoli Cavallaria, Si risale la strada asfaltata fino alle case di Cavallaria e si prosegue per un sentiero ben tenuto (sentiero con muretti a secco dopo l’ultima casa del borgo) che traversa rimanendo in quota fino ad uno stavolo (casa Polet?) ben tenuto. Dallo stavolo si prosegue verso ovest per traccia abbastanza evidente rimanendo sempre in quota; dopo pochi minuti si intercetta una traccia che scende a sinistra; fino a qui i sentieri utilizzati corrispondono a i sentieri presenti sulla mappa Tabacco. Dalla mappa risulta un sentiero che scende ad Aveona ma la traccia diventa sempre meno evidente e si scende liberamente il pendio, rimanendo a destra del letto di un torrente; si sbuca così sulla strada di accesso a Aveona con nessuna casa in buono stato. Dal borgo si raggiunge la strada asfaltata e quindi le case di Caprizi. Un’altra possibilità per scendere da Cavallaria è quella di seguire i bolli rossi dell’anello dei casolari Pantiana, che presumibilmente segue la linea elettrica verso la strada asfaltata.
Se si hanno a disposizione di due auto si possono evitare i km di strad asfaltata lasciano un’auto alla forca di Priuso oppure a Socchieve e dalla forca di Priuso proseguire a piedi sul sentiero CAI 239.
Carta Tabacco 013, sentieri CAI 239 e 241, sentiero bollato e sentieri non segnalati, Dislivello 900m, Lunghezza 13,7 km, Tempo indicativo: 5h20m (escluse soste), Difficoltà EE (E se si rientra per la strada asfaltata), Altitudine min 510, Altitudine max 1205.

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