MONTE DELLE CAVERNE, MONTE DELLA PIANA e LAGHI D’OLBE dalla VAL SESIS

27/07/2024 – Semplice, ma remunerativa escursione sui monti sopra Sappada, che si svolge in massima parte su comodi sentieri CAI, senza punti esposti. Un po’ di esperienza è richiesta solo per raggiungere le due cime, in quanto nei tratti finali non è presente traccia e bisogna procedere liberamente per prati, anche ripidi. Notevole il panorama dalla cima del Monte Piana, sempre spettacolare la conca dei laghi d’Olbe. Lungo il sentiero è presente acqua in più punti.

Questa escursione costituisce una variante all’anello del Monte Piana da Sappada, già descritto nel sito (link :https://supermontifvg.com/2021/08/11/anello-del-monte-della-piana-da-sappada/)

Risalita per circa 4 km la Val Sesis da Cima Sappada e lasciata l’auto nell’ampio parcheggio presso la Baita al Rododendro, si attraversa il ponte sul Piave, seguendo il sentiero CAI 138; quasi subito si perviene ad un bivio (cartello), dove si lascia a destra il sentiero naturalistico della Val Sesis, per proseguire invece a sinistra in salita; il sentiero è sempre molto largo e con fondo sassoso, con pendenza costante, mai troppo ripido. Si continua a salire, alti sul Rio della Miniera sino a quota 2000 circa dove, ad un bivio segnalato, si lascia temporaneamente la via per i Laghi d’Olbe (CAI 138), per seguire a sinistra la mulattiera in direzione del Rifugio 2000 (CAI 140). Si prosegue salendo su terreno detritico sin quasi alla insellatura tra il Monte delle Caverne (che raggiungeremo per primo) e il Monte della Piana. Prima di arrivare al bivio con il cartello, visibile da lontano, si abbandona il sentiero svoltando a sinistra e, per prati senza percorso obbligato, si raggiunge la cresta del Monte delle Caverne (attenzione ai dirupi sul versante nord!) e quindi la cima, sin dove i mughi lo consentono (m. 2162 – 1.50 ore dalla partenza). Tornati indietro sino al sentiero, si prosegue sino al cartello segnavia, dietro il quale si comincia a salire liberamente, inizialmente in diagonale su terreno detritico e poi “dritto per dritto” sui ripidi prati che portano in breve alla cima del Monte della Piana (m. 2162 – 2.20 h dalla partenza). La vetta fa fede al suo nome, è piatta ed erbosa, ma anche estremamente panoramica. I prati proseguono anche sul crinale ovest che digrada verso il Rifugio 2000 e che appare percorribile, ma la mancanza di traccia e l’erba alta e bagnata ci hanno fatto propendere per ridiscendere per la stessa via di salita. Siamo quindi tornati sui nostri passi sino al bivio di quota 2000, dove abbiamo proseguito sul CAI 138 sino a raggiungere Casera d’Olbe e, poco oltre, l’insellatura sormontata dalla chiesetta, porta di accesso al lago più grande (3.20 h). Giunti sin qui è assai consigliabile raggiungere la sponda opposta del lago e poi, seguendo il sentierino che lo costeggia, proseguire la visita anche agli altri due laghi, più piccoli, ma forse ancor più pittoreschi. Compiuto un piccolo anello, ci si ricongiunge per un brevissimo tratto al CAI 141 che proviene direttamente da Sappada, ci si porta sull’altura della chiesetta dedicata alla Madonna di Fatima e da qui si scende ricollegandosi al CAI 138, che ci ricondurrà al punto di partenza per lo stesso percorso dell’andata.

Carta Tabacco 001, sentieri CAI 138, 140 e 141, liberamente per prati i tratti finali al Monte delle Caverne e al Monte della Piana, dislivello 950 m., Lunghezza 12,6 km, tempo indicativo 5.15 h (escluse soste, compreso giro di circa 15/20 minuti attorno ai laghetti), Difficoltà E. Altitudine min 1450 circa (park Baita Rododendro in Val Sesis), max 2170 (Laghi d’Olbe)

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