11/06/2025 – La meta dell’escursione di oggi è il Passo Elbel nelle Dolomiti Pesarine, valico compreso tra la Cresta di Enghe ad ovest ed il gruppo del Creton di Clap Grande ad est e che mette in comunicazione la Val Pesarina con Sappada. Per raggiungere il Passo, abbiamo deciso di compiere un anello in senso orario partendo dai Piani di Casa, in Val Pesarina. Disponendo di due auto, si può effettuare l’intera traversata, che richiede circa 4.30 ore di cammino (tempistica da cartelli CAI all’avvio del sentiero). Il giro si svolge interamente su sentieri con segnavia CAI, sempre ottimamente segnalati, sia ai bivi che durante il percorso, e presenta una lunghezza contenuta e difficoltà di tipo escursionistico. Gli unici punti che richiedono attenzione sono rappresentati da qualche metro di cengia, esposta ma larga, poco sotto al Passo Elbel e l’attraversamento di un canalone detritico con ghiaie sottili e traccia erosa, in discesa dal Passo sul CAI 315. La parte alta dell’escursione, da Casera Mimoias al Passo Elbel e la successiva discesa sino al bivio per il Rifugio De Gasperi, avviene in un ambiente assolutamente vario e spettacolare!
Risalita lungamente la Val Pesarina dalla Val Degano per circa 18 km sin oltre i tornanti di Pradibosco, si lascia l’auto nell’ampio parcheggio del Centro Fondo di Piani di Casa (m. 1244) e, seguendo i cartelli CAI ed il segnavia 201, ci si incammina per un brevissimo tratto sulla pista forestale; si perviene subito ad un bivio, dove – sempre guidati dai segnavia biancorossi – si lascia la strada che continua a sinistra, per seguire il sentiero che sale nel bosco. Poco più su il tracciato attraversa nuovamente la pista e poi si porta al bivio principale del nostro anello (m. 1350 circa), abbondantemente segnalato da doppia tabellatura CAI. Abbandonato il CAI 201 che sale a destra verso il Rifugio De Gasperi e che utilizzeremo per il rientro, prendiamo invece a sinistra il CAI 202 che sale ripido nel bosco e poi compie un traverso verso ovest con pendenza più morbida, sino a sbucare negli ampi e meravigliosi pascoli di Casera Mimoias; seguendo le segnalazioni sui paletti, si attraversano i prati sino alla Casera (0.55 h dalla partenza), passando alla base di un imponente faggio solitario. Dalla casera si segue la strada che scende di poco sino ad un torrente; immediatamente prima del (facile) guado, un cartello a terra sulla destra indica la ripresa del CAI 202, che si inoltra nel verdissimo e solitario vallone di Mimoias. Attorno a quota 1700, si lascia il CAI 202 che prosegue la salita verso il Passo Mimoias e si prende invece a destra il CAI 202a, che inverte la direzione ed inizia a traversare, tra mughi e larici, le pendici meridionali della Cresta di Enghe. Dove gli alberi si diradano, prende forma la tozza struttura del Campanile di Mimoias. Il sentiero, ora su terreno più aperto e roccioso, si porta alla base del Campanile, dove il CAI 202a si innesta sul 315, che seguiamo a sinistra in salita sino al valico; inizialmente il sentiero guadagna quota nei prati con alcune svolte, poi traversa tramite una breve cengia, esposta ma comoda, e quindi raggiunge Passo Elbel tra praticelli e roccette (m. 1963 – 2.00 h dalla partenza, soste escluse). Il panorama è molto esteso, sia sul versante pesarino che su quello sappadino. Il verde e la dolce pendenza della discesa verso Sappada inviterebbero al completamento della traversata, noi invece ci riportiamo sul versante sud e ridiscendiamo sino al bivio alla base del Campanile, dove proseguiamo sul CAI 315; il sentiero di discesa è molto vario, alterna tratti ripidi a traversi, mughete e boschi, prati e terreno detritico. L’attraversamento di due canaloni con ghiaia fine richiede una certa cautela (soprattutto il primo!), in quanto il terreno è instabile e la traccia quasi completamente erosa. Attorno a quota 1650 m si sbuca in una bella radura con un rudere, dove si trova il bivio per il Rifugio De Gasperi. Noi invece ridiscendiamo direttamente a valle tramite il CAI 201, molto frequentato, che scende nel bosco un po’ ripidamente ma senza alcuna difficoltà; dopo circa mezz’ora di discesa si raggiunge il bivio principale dell’anello di quota 1350 e quindi in pochi minuti il parcheggio di Piani di Casa (3.30 h).
Carta Tabacco 001, sentieri CAI 202, 202a, 315 e 201, dislivello 740 m, sviluppo 7,6 km, tempo indicativo 3.30 h (escluse soste), Difficoltà E. Altitudine min 1244 m (Piani di Casa), max 1963 m (Passo Elbel).
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